Il Mio Muro dello Stress

Correva l'anno 2021 quando chiesi ad Asterisco Lab di costruire la strategia di comunicazione della nostra azienda. Era appena passato l'anno assurdo del covid, anno che nonostante tutto mi ha insegnato molto e aperto a una consapevolezza maggiore sul comunicare chi siamo, cosa siamo. Fu una giornata molto particolare quella in cui Elena arrivò da me con la nostra strategia in mano; più l'ascoltavo esporre le migliori strade, più pensavo che questa ragazza ci aveva "beccati in pieno", più pensavo "bene, ora tutta questa carne al fuoco chi la cucina?".

Ovviamente il problema non era la quantità di cose che Elena mi suggeriva, ma la quantità di cose che Elena mi suggeriva moltiplicata alle 2 immagini che ogni cosa che mi diceva si scaturivano nel mio cervello, ergo, una tonnellata di cose da fare.

Premessa: uno dei miei più grandi difetti è la necessità di avere sempre nuovi input e stimoli che mi portano a cercare costantemente cose diverse che fanno muovere la mia mente e la mia creatività, questo inevitabilmente mi porta a iniziare una marea di cose e non riuscire a finirne molte (creativamente parlando).

Ed ecco che qui entra in gioco Elena, alla quale ho espressivamente chiesto di essere la mia sveglia! Driiiiiiin "hai portato a termine questo progetto?" "no" "cambia" driiiiiiiin "hai finito questa nuova collezione" "no" "finiscila! dobbiamo lanciarla il prossimo mese!". Ecco dunque che nasce il "muro dello stress", precedentemente chiamato "muro del pianto e della gioia" ma non volevo che muri più importanti dei miei venissero da me stupidamente sminuiti.

Finalmente ci siamo, Elena ed io ci troviamo in laboratorio in una gelida mattina di Gennaio e prendiamo possesso dell'ufficio, iniziamo ad appiccicare i mesi da qui a dicembre sul muro dove davanti solitamente sta mia madre (per la sua gioia), mi ero preparata una lista chilometrica di cose da inserire in questi mesi (idee, progetti, ricerche) ma Elena me ne avrà fatte inserire si e no un quarto. Badate bene, non perchè lei sia cattiva che non mi lascia esprimere, ma le prime sue domande furono: "le tue vacanze dove sono in questi mesi?" (ops sono 3 anni che non vado in vacanza), "non penserai mica di buttar fuori 4/5 collezioni e dare a tutte lo stesso valore e tempo?" (ops è tremendamente vero) "non penserai mica di riuscire a fare queste cose tra giugno luglio e agosto dove lavori 7 giorni su 7 12 ore al giorno?" (ops no Elena effettivamente non ce la potei fare).

Questo è stato il suo piu grande aiuto: dimostrarmi che un'agenda (o un muro dello stress) non deve essere riempito in maniera casuale e compulsiva perchè se poi non riuscirai a portare a termine quello che ti sei prefissata l'unico risultato sarà delusione e frustrazione; cerca invece di prenderti piu tempo ora e segnare sul calendario in maniera ponderata quello che a tutti gli effetti sarai in grado di portare a termine, partendo dall'ideazione, passando poi dalla realizzazione, produzione e promozione, prendendoti il tempo per te e il tuo riposo.

Il risultato è stato assolutamente inaspettato! Finalmente un piano di lavoro effettivamente realizzabile, ogni mattina quando entro nel lab passo dal mio muro e vedo se sono nei tempi giusti e perchè no, se lo sono, aggiungo sempre una piccola attività in piu, ma non ditelo ad Elena altrimenti mi sgrida!!!

 

Olivia