Eravamo 10 Amici in LAB

Dovete sapere che nel 2012 io non ero ancora in azienda ma vivevo sempre a Milano e facevo tutt'altro, quando chiesi a due dei miei più cari amici di andare a fare una passeggiata alle spiagge bianche (si quelle famose).
Non so se avete presente le spiagge d'inverno, ma sono piene di tronchi meravigliosi che poi d'estate vengono tolti per ospitare i bagnanti, ecco io in 8 minuti sono riuscita a trovare il MIO tronco. Porto mio padre il pomeriggio stesso dicendogli che doveva essere assolutamente preso e lui, cuore di babbo, è venuto a vedere di cosa parlavo, dicendo durante tutto il viaggio, "ma cosa te ne fai? Hai già una marea di tronchi".
Il mio babbo vede il tronco e dice "prendiamolo!".
Era un tronco di 4 metri tutto avvolto nell'edera, bianco,lavorato dal mare, bagnato e pieno di sabbia, pesava una tonnellata ma era meraviglioso e doveva essere mio!
Richiamo Diletta e Manuel e li prego di darmi una mano in questa impresa, dovevamo fare in 4 800 metri trasportando sulla sabbia (SULLA SABBIA) un tronco che sarà pesato circa 350 kg. La scena è stata meravigliosa due in cima e due in fondo al tronco con due corde siamo riusciti a sollevarlo e facevamo 3 metri alla volta perché poi lo dovevamo appoggiare per terra per riposare i muscoli; non chiedetemi come abbiamo fatto a caricarlo sul tetto del doblò perché deve essere uno di quei ricordi che con il tempo rimuovi, ma poco importa il super tronco era finalmente mio!

Ma perché tutto questo preambolo?
I miei due amici, dopo questa esperienza hanno capito che devono stare molto attenti a quello che chiedo loro, facendo domande molto più specifiche per capire di che morte stanno per morire. Immaginatevi voi, dunque, quando gli ho chiesto di far parte della prova generale di "OPEN LAB".  Ovviamente cosa potevano dirmi da amici se non... "ma certo!" (io sapevo che dentro stavano tremando).


Avevo avuto quest'idea un anno fa dopo che moltissimi di voi mi chiedevano se fosse stato possibile fare dei workshop all'interno del laboratorio, però come sempre ho dovuto prendermi il tempo per pensarlo e immaginarlo.
Bene ora lo avevo in testa, ma chiaramente dovevo vedere se tre ore bastavano, se dieci persone massimo era troppo oppure poco, se il coffe break aveva un senso, se dovevo parlare poco o di più, se io e babbo bastavamo, se c'erano dei tempi morti... insomma una prova generale come a teatro! Quale miglior modo di farla se non con 10 amici?

Devo ammettere che quella mattina mi sono svegliata tremando, come prima di salire su di un palcoscenico a Milano quando facevo l'attrice, mi ripetevo mentalmente tutti i passaggi e un po di frasi da dire ma non avevo preparato un discorso vero e proprio!
Ecco che arrivano, i miei 10 amici, il tremore si fa più intenso .... inizio a parlare, mi sento le gambe molli... e poi bom più niente! La paura ha lasciato il posto all'azione, al qui ed ora e non c'è niente di più meraviglioso.

Non vi racconto altro perché, sapete com'è, vi aspetto al nostro OpenLab. Anzi no, una cosa ve la voglio raccontare: la meraviglia dei sorrisi dei miei amici che con mezz'ora di ritardo sulla tabella di marcia se ne andavano ringraziandoci, una cosa impagabile.